Sovraindebitamento: chi può realmente accedere alla procedura?

Chi può accedere alla procedura di sovraindebitamento? Se lo chiede chi non riesce a onorare i propri debiti ed è alla ricerca di una soluzione che possa consentirei un tenore di vita decente.

Chi può accedere alla procedura di sovraindebitamento? Se lo chiede chi non riesce a onorare i propri debiti ed è alla ricerca di una soluzione che possa consentirei un tenore di vita decente.

La procedura di sovraindebitamento, più correttamente composizione della crisi da sovraindebitamento, è infatti una risorsa utile e molto spesso risolutiva per ridurre il peso dei debiti e allo stesso tempo non entrare in rotta di collisione con i creditori.

Ne parliamo qui, rivelando chi può accedere alla procedura di sovraindebitamento e spiegando in che cosa consiste.

I rischi del sovraindebitamento

Prima di entrare nel dettaglio dei requisiti e della procedura è bene fare il punto sul significato di sovraindebitamento e sui rischi - non solo economici - che esso comporta.

A dispetto di quanto si pensa comunemente, per sovraindebitamento non si intende una situazione di forte indebitamento, ovvero la presenza di una grande mole di debiti. Piuttosto, è una condizione oggettiva e finanche misurabile. Nello specifico, la condizione in cui il debitore, proprio in virtù dei debiti, non riesce a garantire a se stesso o alla propria famiglia un tenore di vita accettabile. La misurabilità, per inciso, è data dal rapporto tra reddito del debitore e il montante dei debiti.

Purtroppo, il sovraindebitamento è una condizione sempre più diffusa. A incidere non solo le vicende personali, ma anche le dinamiche macroeconomiche. Pensiamo solo all’aumento dei tassi di interesse causati dall’innalzamento del costo del denaro operato dalle banche centrali.

Il sovraindebitamento non è solo una questione economica ma anche e soprattutto psicologica. Dover far fronte a molti debiti è di per sé motivo di preoccupazione, dovervi fare fronte senza averne le difficoltà è causa di sconforto, ansia, disperazione.

Proprio qui interviene la procedura di sovraindebitamento, o per meglio dire la composizione della crisi da sovraindebitamento. Si tratta di una soluzione ben disciplinata dalla legge che permette, mediante l’intermediazione di terzi, una scappatoia tanto per il debitore quanto il creditore. Il primo gode di uno sgravio dei debiti, il secondo si risparmia lunghi e spesso infruttuosi procedimenti civili.

Nello specifico, la composizione può portare a:

  • Ristrutturazione, ovvero una riduzione netta del montante dei debiti col consenso dei creditori che detengono il 60% del credito.
  • Piano del consumatore, che è una ristrutturazione senza il consenso del creditore.
  • Liquidazione controllata, ovvero la messa in vendita dei beni del debitore mediante procedure che, almeno in linea teorica, ne preservano il valore.

Chi può realmente accedere alla procedura di sovraindebitamento

Detto ciò possiamo rispondere alla domanda: chi può realmente accedere alla procedura di sovraindebitamento? Ecco i requisiti principali.

  • Status di semplice privato. Molto banalmente, le persone fisiche che non esercitano attività di impresa.
  • Status di proprietario d’impresa, purché di piccola entità (es. impossibilitate ad accedere alle procedure concorsuali maggiori).
  • Incapienza oggettiva, ovvero l’impossibilità di conciliare - finanche in prospettiva futura - il pagamento del debito con il mantenimento di un adeguato tenore di vita.
  • Assenza di colpa grave, malafede o frode. In buona sostanza, il mancato pagamento del debito deve avere ragioni puramente economiche e non comportamentali.

Va detto, poi, che il debitore può accedere alla procedura solo una volta per ciascun debito. Il legislatore non esclude un nuovo ricorso, purché questo abbia come oggetto un altro debito.

Infine, possono essere coinvolti nella procedura solo debiti contratti per questioni economiche (finanziamenti, pagamenti, fornitura). Sono pertanto esclusi i debiti che derivano dal mancato pagamento degli alimenti a ex coniuge e figli.

In che cosa consiste la procedura

Per accedere alla procedura il debitore deve rivolgersi all’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento presente nella provincia di residenza. Nello specifico deve inoltrare un’istanza ufficiale al Presidente della Sezione Fallimentare per la nomina di un gestore abilitato. Deve inoltre allegare la documentazione relativa ai debiti e la nota di iscrizione a ruolo.

In linea teorica, è possibile procedere in prima persona, senza il supporto di professionisti di parte. Si tratta però di un grave errore. La procedura, alla prova dei fatti, è molto complessa. Anche le fasi di intermediazione “a tre”, con il creditore e il gestore, possono rivelarsi ostiche e quindi portare a un accordo poco favorevole. Dunque, il consiglio è di farsi seguire da esperti in sovraindebitamento, da legali e consulenti che possano condurre la trattativa per proprio conto e fare gli interessi del loro assistito.

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